FILIPPO RANDAZZO ALLE UNIVERSIADI

Logo Fidal CTrandazzo2IL CALATINO FILIPPO RANDAZZO ALLE UNIVERSIADI DI TAIPEI
di Michelangelo Granata

Chiusi i Mondiali di Londra, il tempo di un respiro e avanza la 29a edizione delle Universiadi, che si svolgerà dal 23 al 28 agosto a Taipei e vedrà in gara 26 azzurri dell'atletica, 15 uomini e 10 donne. Nella squadra maschile per i nostri colori sarà presente il sanconese Filippo Randazzo, 21 anni, vicecampione europeo U23 del lungo con 7,98 a Bydgoszcz.

Il gioiello di Carmelo Giarrizzo, campione italiano assoluto a Trieste,

punta ad una rincorsa che lo porterà oltre gli 8 metri nella Repubblica di Cina, la capitale e la più grande città di Taiwan dopo Nuova Taipei. Anche se per la verità il suo obiettivo erano i Campionati Mondiali, ma per Londra occorreva il minimo di 8,15, misura solo virtualmente oltrepassata, i suoi migliori salti in questa stagione si attestano a 8,05 (Ancona, 18 febbraio) e 8,04 (Bydgoszcz, 13 luglio). Il pensiero di Filippo va ancora più lontano, ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020.

Della delegazione azzurra universitaria fa parte Sebastiano Leonardi, coordinatore responsabile della velocità del Cusi. Il catanese è alla sua quinta Universiade, la prima naturalmente a Catania 1997, poi Smirne 2005, Bangkok 2007, Belgrado 2009, Shenzhen 2011. Per Leonardi una ripartenza e per il nostro tecnico diciamo la frase ad effetto «Dove eravamo rimasti?».

Per dire della valenza di questa manifestazione, un cenno all'Universiade 1997. «Clamoroso al Cibali», l'atletica regina in sei indimenticabili giornate di gare. Una media di 10.000-15.000 spettatori, 20.000 il sabato e 30.000 la domenica nella festa di chiusura, hanno applaudito con tifo calcistico tutti i protagonisti di questa XIX edizione. Dai Mondiali di Atene all'Universiade di Catania allo Stadio Cibali, quattro campioni iridati hanno vinto la medaglia d'oro: i cubani Ivan Pedroso (8,40 nel lungo) e Yoelbi Quesada (17,35 nel triplo); il sudafricano Marius Corbett (86,50 nel giavellotto); la romena Gabriela Szabo (4'10"31 nei 1500). Tra i nostri, la catanese Agata Balsamo, argento nella mezza maratona sotto il «Liotru»; l'indimenticabile Annarita Sidoti, bronzo nei 10 km di marcia sul Lungomare; il marocchino di Palermo Rachid Berradi, pure bronzo nei 10.000 m.