Giuseppe Leonardi argento nei 400 agli Assoluti di Rieti

Leonardi GiuseppeAllo Stadio Raul Guidobaldi di Rieti grandi campioni del passato e del presente hanno ottenuto fior di prestazioni e molte di queste sono annoverate fra i primati mondiali. I Campionati italiani Assoluti, con un occhio agli Europei di Amsterdam e l'altro ai Giochi Olimpici di Rio, ci hanno consegnato un movimento che appare in buona salute, pur restando lontano anni luce dagli splendori internazionali.

In vista dei campionati continentali olandesi, tra i tanti risultati di Rieti, spicca il primato italiano nei 400 m di 45"12, stabilito da Matteo Galvan nei 400 m, un record che resisteva da dieci anni (45"19 di Andrea Barberi). E, alle spalle del vicentino, il catanese Giuseppe Leonardi (Enterprise Sport & Service Benevento), 20 anni il prossimo 31 luglio, conquista una medaglia d'argento di spessore con 46"82. Solo il nuovo limite italiano di Galvan ha potuto interrompere così la catena della felicità del nostro atleta, imbattuto per tutta la stagione nell'arco di dieci gare disputate sui 400 m, comprese le batterie. L'allievo di Filippo Di Mulo - sui 400 oro a Tunisi ai Campionati del Mediterraneo Under 23, campione italiano Promesse sia al chiuso che all'aperto - con una progressione inarrestabile, il suo primo giro di pista risale al 28 aprile 2012 ad Enna, 51"46 da allievo, dal personale di 47"15 del 2015 è sceso quest'anno prima a 47"12 (Pavia, 1 maggio), poi a 46"88 (Agropoli, 7 maggio) e infine a 46"50 (Napoli, 21 maggio), seconda prestazione italiana. Leonardi si èTasca Clara meritata così ampiamente la convocazione nella squadra azzurra per i Campionati Europei di Amsterdam (6-10 luglio), nei 400 e nella staffetta 4x400.

Assente il sanconese Filippo Randazzo per un infortunio patito a Bressanone, quando era alla soglia degli 8 metri nel lungo, l'atletica catanese splende con le atlete della Catania 2000. Anche qui la promettente altista, Chiara Gulli, sedici anni appena e quattro volte al di là di 1,66, allenata da D'Antone, ha dovuto rinunciare a Rieti dopo un brillante, ma duro tour de force nel corso della stagione. La gelese Clara Tasca, non ancora diciottenne, chiude il semestre d'oro della «nuova» società etnea di Grace e Paolo Mario D'Antone, Emanuele Biancarosa, Cristiano Ereddia, con il settimo posto nei 3000 m siepi in 11'09"22, nuovo primato regionale juniores, sempre suo il precedente, 11'32"96 a Messina il 4 giugno. Alle stelle il suo mèntore, il siracusano Massimo Bianca, che a Gela è costretto ad allenare i suoi ragazzi per le strade di Macchitello, dato che non esiste una struttura idonea per gli allenamenti. Contenta pure la marciatrice Désirée Di Maria, per l'allieva di Vito Riolo un'esperienza unica la partecipazione a questi Campionati, ventesima in 55'41" con una temperatura di 32 gradi nei 10 km su strada, validi come Trofeo «Annarita Sidoti», l'iridata azzurra e due volte campionessa europea, prematuramente scomparsa il 21 maggio 2015. Désirée nel 2016 si è migliorata sino a 26'05"35 nei 5000 m di marcia, vincendo il titolo regionale a Messina il 4 giugno.

Federico Ragunì (Cus Palermo), il bielorusso di Minsk, etneo d'adozione, si piazza settimo in 10"66 (-1,3) sui 100 (10"62 in batteria) e quinto nei 200 (21"04). Undicesima la staffetta 4x400 del Cus Palermo con l'etneo Samuel Zappalà, Antonio Minutella, Salvatore Lauricella e Ragunì, in 3'15"13. Zappalà era reduce, due settimane prima, del bronzo, sempre nella 4x400, con i nostri Riccardo Nania e Andrea Sardo, tutt'e tre allenati da Rosario Cannavò, più il palermitano Lauricella ai tricolori Promesse di Bressanone, 3'15"75 il tempo.

Grande emozione per il sedicenne Simone Arena, l'allievo di Pietro Collura, al suo primo Campionato italiano Assoluto, ha corso con il Cus Parma la staffetta 4x400, finita dodicesima in 3'15"86, anche se si sentiva un po' un intruso, circondato da grandi campioni di livello internazionale.

Fonte: Michelangelo Granata per fidalcatania.it