Ad un anno dalla scomparsa di Anna Rita Sidoti

sidoti arrivoAnna Rita Sidoti ha marciato contro la morte, affinché la potesse raggiungere il più tardi possibile. Ha lottato fino alla fine. Ma la sua malattia ha marciato più veloce di lei. Oggi, ad un anno dalla sua scomparsa, di lei rimane il ricordo di una campionessa, di uno spirito siciliano doc, protagonista assoluta di vittorie importanti.

Anna Rita ci ha lasciato il 21 maggio 2015 e il 25 luglio avrebbe compiuto 46 anni, dopo tante sofferenze si è dovuta arrendere di fronte al male più subdolo e piegarsi all'avversario che da tempo ormai le marciava accanto.

Candido Cannavò la ribattezzò lo «scricciolo d'oro» e per contrasto era una vera forza della natura, una combattente che dallo sport e dalla marcia in particolare aveva imparato «a non mollare mai, a credere che la sconfitta non è definitiva, sino a quando tu non ti arrendi».

Era di casa da noi a Catania. A San Pietro Clarenza, la terra della marcia, una vera festa ogni volta, ammirata da tutti, felici di poterla salutare e complimentarsi con lei.

Diceva tutto Anna Rita: «La forza me la dà la mia famiglia, mio marito Pietro, che pur essendo medico, è più preoccupato di me e naturalmente i miei tre figli, i due più grandicelli sanno di cosa sto soffrendo».

Il lungomare di San Giorgio a Gioiosa Marea sarà intitolato ad Anna Rita Sidoti. L'atleta ha dato lustro a Gioiosa Marea e all'intera provincia di Messina nel mondo. La cerimonia d'intitolazione si terrà nella giornata del 25 giugno prossimo.

Nata a Gioiosa Marea (Messina) il 25 luglio 1969; 1,50 x 42 kg.
Allenatore: Salvatore Coletta.
Presenze in nazionale: 47.

Ha scelto la marcia sulla spinta di Carmela Aiello, sua insegnante di educazione fisica alle scuole medie. Poi ha speso quasi tutta la carriera con la Tyndaris Pattese, sempre seguita da vicino da Salvatore Coletta, dal 2000 alla Sai.

Marciatrice di valore, malgrado la sua piccola statura (1,50), ha rappresentato l'Italia in tre edizioni dei Giochi Olimpici e in sei dei Campionati Mondiali. Nei primi, sui 10 km, settima a Barcellona 1992 (45'23"), undicesima ad Atlanta 1996 (43'57") e ritirata sui 20 km a Sydney 2000. Ai Mondiali, sempre sui 10 km, medaglia d'oro ad Atene 1997 (42'55"49 su pista), nona a Tokyo 1991 (44'18") e a Stoccarda 1993 (44'13"), tredicesima a Göteborg 1995 (44'06"), sui 20 km, ritirata a Siviglia 1999 e ottava ad Edmonton 2001 (1.31'40").

Ai Campionati Europei è stata presente in quattro edizioni con due vittorie, a Spalato 1990 (44'00") e a Budapest 1998 (42'49"), un secondo posto a Helsinki 1994 (42'49"), sempre nei 10 km e ottava a Monaco 2002 (1.31'19" sui 20 km). Ha detenuto il record italiano dei 5000 metri (pista) con 20'21"69 (Cesenatico, 1995). Meno a suo agio sulla distanza dei 20 chilometri, divenuta nel frattempo standard: qui il suo miglior tempo è stato di 1h28'38" nel 2000 a Eisenhüttenstadt.

Fonte: Michelangelo Granata