A Eskilstuna argento per Giuseppe Leonardi e bronzo per Filippo Randazzo

Randazzo Filippo lungoAlla XXIII edizione dei Campionati Europei Junior di Eskilstuna - negli impianti dell'Ekängens Friidrottsarena, un centinaio di chilometri a ovest di Stoccolma - gli azzurri hanno messo in carniere un bottino di ben nove medaglie e si sono piazzati quarti nella classifica a punti, dopo i britannici, tedeschi, russi e prima dei francesi, eguagliando il record di Salonicco 1991. Inoltre quinti nel medagliere e il nuovo primato di 27 atleti in finale. Nella storia della manifestazione, che ha debuttato ufficialmente nel 1970 a Colombes, l'Italia ha raccolto, comprese le tre edizioni iniziali dei Giochi Europei, 109 medaglie, di cui 27 ori, 30 argenti e 52 bronzi. I siciliani ne hanno vinte 14: 5 d'oro, 3 d'argento, 6 di bronzo.

I tre catanesi presenti hanno compiuto dei veri «miracoli»: Giuseppe Leonardi (Enterprise Sport & Service Benevento), medaglia d'argento nella staffetta 4x400; Filippo Randazzo (Pro Sport 85 Valguarnera), medaglia di bronzo nel lungo; Chiara Torrisi (Cus Palermo), il personale in
batteria sui 100. I tre atleti sono allievi rispettivamente di Filippo Di Mulo, Carmelo Giarrizzo e Rosario Cannavò.

Riempie di gioia la frase breve ed incisiva, letta su Fidal.it nella prima giornata di giovedì mattina 16, che la dice invece lunga sulle qualità di Chiara Torrisi: «C'è una 'Q' maiuscola invece di fianco al nome di Chiara Torrisi. Il tempo di 11"71 (+1,9) vale alla catanese, ex ginnasta, il primato personale migliorato di 8 centesimi e la qualificazione diretta per le semifinali di oggi pomeriggio». L'atleta di San Gregorio però non riesce a ripetersi, in semifinale alle 16,30 corre in 12"04 (-0,7). La campionessa italiana juniores dei 60 al coperto ad Ancona (7"71) e dei 100 all'aperto a Rieti (11"79), più il bronzo due giorni dopo nei 200 (24"26), non riesce a spiegarsi cosa le sia successo, si è sentita scarica dopo la bella prova del mattino alle 11,00. Nella fredda mattinata svedese di domenica 19, nella seconda semifinale della 4x100, le azzurrine Julia Calliari, Annalisa Spadotto Scott, Alessia Niotta e la nostra atleta, chiudono ultime in 46"05, undicesime su tredici staffette.

Torrisi ChiaraInnesca le polveri il calatino Filippo Randazzo, il pomeriggio di giovedì, sulla pedana problematica di fronte alla tribuna centrale, alle 16,50 con tempo avverso, si qualifica al secondo salto con 7,34 (-0,2), due palmi dietro all'asse di battuta, terzo e quinto posto complessivo nei due gruppi. Nell'altro il lombardo Andrea Aldeghi è fuori e il russo Anatoliy Ryapolov è il migliore (7,49), i giochi sono ancora aperti. Venerdì alle 18,15 si disputa una finale mozzafiato, l'atleta di San Cono non si dà per vinto, effettua un terzo balzo portentoso a 7,74 (+0,9), migliorandosi di undici cm, medaglia d'argento virtuale, Ryapolov è poco distante a 7,78. Al quarto salto il britannico Jacob Fincham-Dukes arriva a 7,75, la quisquilia di un centimetro oltre la misura del nostro. Randazzo tenta il tutto per tutto e brucia gli ultimi tentativi con tre nulli. Ryapolov sale da 7,78 a 7,96 al quinto salto ed è d'oro, Filippo conquista il bronzo, la prima medaglia a livello internazionale della sua brillante carriera, la tredicesima per un siciliano in questa rassegna. L'oro juniores di Ancona a febbraio e di Rieti a giugno, nato a Caltagirone il 27 aprile 1996, è adesso, fatto curioso, il settimo italiano nelle liste juniores di tutti i tempi sia all'aperto (7,74) che «sotto il tetto» (7,55). Naturalmente, per continuare con i numeri, al settimo cielo i fratelli Carmelo e Filippo Giarrizzo, che possono così festeggiare in pompa magna il trentennale della loro gloriosa società Pro Sport 85 di Valguarnera Caropepe. E dire che manca un impianto al coperto per la preparazione invernale e non ci sono adeguate strutture per gli allenamenti a Valguarnera.


Leonardi Giuseppe staffettaLe staffette ci riservano una bella sorpresa, Giuseppe Leonardi, costretto alla rinuncia nella prova individuale dei 400, sabato mattina corre nella seconda batteria della 4x400 la quarta frazione. Simone Serafini passa il testimone a Brayan Lopez, poi Giorgio Trevisani e in ultima Leonardi, il quartetto azzurro è terzo in 3'14"52 e va in finale, 3'12"16 per i russi e 3'14"03 per i greci. In precedenza i francesi avevano corso in 3'11"32, davanti ai tedeschi (3'11"47). Domenica sera la composizione del quartetto cambia, Leonardi parte dai blocchi ed è superbo, il più veloce della prima frazione, Leonardo Vanzo perde qualcosa nel cambio e Serafini si ritrova in quinta posizione. Il romano recupera e Daniele Corsa battaglia per le prime posizioni con russi, francesi e tedeschi. Vince la Russia in 3'08"35, seconda la Francia, terza una fantastica Italia in 3'10"04, quarta la Germania (3'10"12). Le celebrazioni per il bronzo degli azzurri sono eclatanti e chiassose, ma nella tarda serata, a rassegna conclusa da un bel po', arriva la bella notizia: i francesi sono squalificati per invasione di corsia, nessun ricorso da parte loro e il bronzo si tramuta in uno splendido argento. Leonardi era ritornato ai 400 metri dopo 18 mesi di assenza dalle gare, prima il rientro con il personale di 47"45 a Napoli il 9 maggio, poi il titolo italiano juniores a Rieti il 13 giugno, scendendo a 47"15.

Giuseppe Leonardi così commenta questa sua partecipazione a Eskilstuna: «Sono partito per questi Campionati Europei senza aspettative, ma con tanta voglia di mettermi in gioco, di testarmi, ho voluto crederci fino alla fine per questa staffetta ed ecco che sono arrivati i risultati. Un ringraziamento speciale ai miei compagni di squadra, che hanno reso possibile questa piccola/grande impresa. Metto al collo una medaglia d'argento, mi sono arricchito di una bellissima esperienza, che mi rimarrà dentro e mi porterà in giro per il mondo ad assaporare esperienze future e nuove vittorie. Ora punto ai Campionati italiani Assoluti».

Fonte: Michelangelo Granata

Nelle foto: Chiara Torrisi, Filippo Randazzo sul podio, la staffetta 4x400 con Giuseppe Leonardi.