Ai Campionati italiani Master di Cassino pienone dei catanesi

belluomoTre giorni di fuoco a Cassino, in provincia di Frosinone, per la 35a edizione dei Campionati Italiani individuali Master e non solo a causa del caldo, che ha toccato i 40 gradi, ma per i grandi numeri di partecipanti, circa 2500 gli atleti-gara, a rappresentare 318 società e le undici migliori prestazioni italiane stabilite.

Al Campo Comunale «Gino Salveti», sulla pista «Pietro Mennea» - qui la "Freccia del Sud", il 22 maggio 1983, stabilì la migliore prestazione mondiale sui 150 metri con 14"8 - rinnovata due anni fa, i siciliani hanno messo in carniere 26 medaglie: 12 d'oro, 9 d'argento e 5 di bronzo; anche se rimane irraggiungibile il tetto di 58 podi, toccato a Cosenza nel 2011. Non ci dobbiamo dimenticare delle altre 10 medaglie (2 ori, 3 argenti e 5 bronzi), conquistate da nostri atleti che gareggiano con società di altre regioni.

La Puntese San Giovanni La Punta di Giacinto Bitetti ha conquistato 8 medaglie con quattro atleti: 5 d'oro, 2 d'argento e 1 di bronzo. Su tutti spicca il colosso Master, Giuseppe Distefano, 74 anni, come sempre occorre aggiungere, protagonista a Cassino nei lanci con una magnifica tripletta dorata, sulla falsariga di Modena 2014. Per il clarentino (SM70), un sabato incandescente, il disco dalle ore 14,32 alle 15,57, come detto 40 gradi di temperatura e rischio di prendere un'insolazione, reagisce ai 35,64 al quinto lancio del milanese Romano Graziano Bianco con la zampata del leone al sesto di 36,41. Poi in... notturna il martello dalle 21,07 alle 22,15, 36,77 ancora all'ultimo lancio, un metro abbondante oltre la misura dell'eterno rivale, il bolognese Giorgio Schiavoni (35,53). La domenica il clarentino prosegue con l'attrezzo irlandese, il martello con maniglia corta, dalle 12,20 alle 14,00, 15,31 la sua misura contro i 12,87 di Schiavoni. Distefano raggiunge così la quota di 39 titoli italiani in carriera: 18 in questa rassegna, a partire dal 1988 come M45; 17 nel Pentathlon Lanci, da Milano 2000; 3 nei Lanci Lunghi, quest'anno ad Ancona; 1 nell'Eptahthlon, a Matera 1991 come M50.

Altri tre podi con Calogero Scordino, passato alla Puntese in questa stagione, furoreggia nelcassino disco con un'ultima bordata a 42,20, secondo nel maniglione (13,80), a diciannove cm da Flavio Asta e terzo nel martello (28,69). L'agrigentino non riesce a centrare il tris d'oro di Modena, che era invece alla sua portata, con le prestazioni ottenute nel 2014. I catanesi della Puntese completano quest'abbondante messe di medaglie con l'indomabile Gianfranco Belluomo (SM55), oro nei 3000 m siepi con la nuova migliore prestazione siciliana di 11'15"00, tolta a se stesso (11'23"95 a Messina lo scorso 6 giugno), anche se era intenzionato a battere il record italiano (10'57"65). Argento per Mauro Cavallaro, altro acquisto della Puntese, nel triplo 10,76 con vento contrario, niente da fare contro il campione europeo di Torun, l'imbattibile erbese Giancarlo Ciceri (11,73). In più per il canguro di Zafferana Etnea il quarto posto nel lungo con 4,88, secondo dietro a Ciceri (5,36) sino a due salti dalla fine, poi superato di pochi centimetri da Hubert Indra, 4,96 al quinto e Roberto Gallo, 4,91 all'ultimo.

Altre medaglie per i catanesi, una splendida d'oro per Daniela Aliquò (Atl. Fortitudo Catania), 21'51"82 nei 5000 m SF50, dopo i quarti posti a Modena con due primati regionali, 2'35"10 negli 800 e 5'18"94 nei 1500. Ricordiamo che Daniela, ai Campionati Europei Master non stadia di Grosseto il 15 maggio, si era classificata settima e quarta italiana sui 10 km in 45'19". Una d'argento per Daniele Strano (Atl. Biotekna Marcon Ve), 25'39"39 sui 5 km di marcia SM50, come a Modena, ma da SM45. Il marciatore quest'anno aveva vinto il titolo italiano su strada a Riposto (20 km) e quello indoor al Banca Marche Palas di Ancona (3 km). Argento per Giuseppina Parolino (Scuola di Atletica Leggera Catania), 25,74 nel giavellotto.

Doppio bronzo SM50 per il catanese Giovanni Agosta (Cus Palermo), 400 m in 55"87, dietro a due mostri sacri come Alfonso De Feo (53"07) ed Enrico Giorgio Saraceni (54"21). Sfortunata la prova di Giovanni sugli 800, timoroso all'avvio, si è trovato nelle posizioni di rincalzo, a ruota di Giuseppe Romeo e nel rettilineo finale in rimonta è giunto a due metri dal secondo, Nicola Salomone (2'10"31), Ivano Pellegrini, primo in 2'09'01 e il nostro, terzo in 2'10"54.

 

Fonte: Michelangelo Granata - Nelle foto: Gianfranco Belluomo; da sin. Giuseppe Distefano, il mitico Giuseppe Ottaviani, prossimo centenario e Calogero Scordino.