Ottime prestazioni per i master catanesi a Piazza Armerina

Santoddi PAAtletica Caltagirone e Atletica Sicilia "sugli scudi" ai Campionati Regionali Senior Master di Corsa Campestre che si sono disputati domenica scorsa a Piazza Armerina. Ben tre titoli di categoria sono andati all'Atletica Caltagirone del presidente La Iacona, con Daniela Aliquò vincitrice della Categoria SF50, con Raffaele Santoddì M60 e la sua bimba Rossana SF35. L'Atletica Sicilia del presidente Monasteri è salita, inoltre, sul podio per il 3° posto aggiudicatosi nella classifica per società.
​Ore 10... Siamo in 195 e siamo schierati sulla lunghissima linea di partenza che taglia in due una spianata al margine di uno dei magnifici boschi che circondano Piazza Armerina. Una volta tanto la città della Villa del Casale non dà spettacolo per i suoi magnifici colorati mosaici, ma per una bellissima manifestazione che aggiunge i suoi colori a quelli invernali del bosco che la ospita.
​È la prima delle tre batterie. La partecipazione è massiccia: oltre cento femminucce si contenderanno i titoli di categoria e di contorno avranno quasi cento "nonnetti" che gli correranno dietro e si batteranno per la conquista dei titoli dalla SM60 alla SM80.
​Allo "sparo" del giudice di partenza, come una mandria "imbufalita" scattiamo in avanti riempiendo l'ampio prato che abbiamo di fronte. Sgomitiamo tutti con l'idea di conquistare le prime posizioni del gruppo prima della svolta dove il tracciato inesorabilmente si stringerà a imbuto e la corsa sarà più difficile. Anch'io come gli altri ho questo pensiero e all'uscita della prima curva riesco a conquistare una delle prime posizioni tra "donne sculettanti" e "nonnetti ansimanti". Non ho grandi pretese per la posizione d'arrivo, ma trovarsi inizialmente nella testa del gruppo, significa indubbiamente evitare un imbottigliamento che può durare per tutto il primo giro.
​Abbandoniamo dopo il primo mezzo giro la spianata della partenza e ci infiliamo nel fitto bosco che lo splendido sole che caratterizza la giornata non rende buio. Il fondo è ben asciutto; il percorso appare subito ondulato e i cambi di ritmo sono essenziali. C'è una inversione a U che ci riporta indietro con una linea a zig zag. Tratti in cui il fondo è duro, si alternano a tratti sabbiosi dove provo molto fastidio perché facilmente si sprofonda e il passo si appesantisce. Conseguentemente come molti cerco il margine del tracciato per avere un appoggio migliore. Usciamo per pochi metri dal bosco vediamo in lontananza la zona d'arrivo con i primissimi in testa al gruppo. Ci infiliamo nuovamente tra gli alberi, c'è ancora molta sabbia fastidiosa sotto i nostri piedi. Siamo di nuovo nella spianata iniziale e il percorso ci fa credere, avvicinandosi alla postazione di arrivo, d'avere completato il giro, ma è un inganno, perché il percorso gira ancora attorno a un paio di alberi e in un breve rettilineo ci fa porre finalmente le scarpette sul "tappetino di arrivo" del primo giro.
​Io per tutto il primo giro sono stato sulla scia dell'amico Giuseppe Maio "da Milazzo" che a sua volta rincorre il prof.liquo PA Francesco Catalfamo da Barcellona. Giuseppe mi era sembrato alla mia portata, ma appena inizia la seconda tornata del percorso comincio ad avere difficoltà. Sali, scendi, salta, svolta, tutte operazioni semplici in condizioni normali, ma quando devi stare appresso a qualcuno che scappa avanti a te, diventa impossibile. Resisto ancora fino al termine del secondo giro, poi lentamente mi distacco. Vedo l'amico Giuseppe allontanarsi e contemporaneamente subisco dei sorpassi, tra questi la simpatica Silvia Liberto che è inseguita nella batteria dal papà Vincenzo, lotta in famiglia! Chissà quante altre ce ne sono! La più importante lotta familiare è tra Raffaele Santoddì, secondo soltanto dietro Tatiana Betta, e sua figlia Rossana. Ma anche in fondo alla batteria si conducono lotte aspre: Giuseppe Blanco si "leva l'anima" per non farsi precedere da sua moglie Maria Santoro, alla fine solo 23" li separeranno.
​È l'ultimo giro. Lo percorro con un poco di sofferenza in più e non trovo la forza di reagire. Subisco ancora qualche sorpasso sia al maschile, sia al femminile, poi finalmente l'uscita dal bosco, la spianata, l'ultima curva e il traguardo, è andata. ​
​È a questo punto sono testimone e spettatore delle successive batterie. Senza storia vedo trionfare Calogero Interrante, per gli amici Gery, nella seconda e nella terza, Francesco Bennici che dopo essere stato attore di una Olimpiade (Barcellona '92), a 40 anni "suonati", con l'amore che ha per questo sport, ha ancora voglia di cimentarsi nelle gare master ed è in grado di dare una "lezione" a tutti, vincendo l'ultima batteria con ampio margine sull'indomabile Giovanni Cavallo.
​Ore 14... La linea lunghissima che delimita la partenza del campionato di corsa appena svoltosi si è un poco sbiadita. Probabilmente tra qualche giorno col vento e con la pioggia non ve ne sarà più alcuna traccia. Ma ai 548 concorrenti che l'hanno avuta come riferimento della partenza, rimarrà l'immagine indelebile di una magnifica giornata di sport.
​Grazie a tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita della manifestazione. Se qualcosa non è piaciuta, speriamo che si migliori il prossimo anno.
Grazie anche al... "paninaro" presente in loco che distribuiva ottimi panini... a pagamento... naturalmente.

Fonte: Remigio Di Benedetto