Strazzeri e Lisitano protagonisti a Taormina

logo 2013 fidalctQuando alle 9 in punto arrivo a Villagonia, capisco perché l'autostrada per raggiungere Taormina era "deserta"... perché sono tutti già arrivati! L'affluenza mi sembra massiccia, le ripide traverse che si affacciano su questo tratto di statale sono piene di auto, è difficile parcheggiare.. Gruppi di podisti affollano la zona della partenza; molti sono con famiglie al seguito e hanno ancora bottiglie di spumante e panettoni nel cofano dell'auto. Molte sono le facce assonnate per la notte trascorsa al tavolo da gioco, ma felici di potere ancora una volta celebrare sportivamente l'arrivo del nuovo anno. Qualche podista ha posato le carte e indossato velocemente tuta e scarpette. Siamo tutti reduci dalla festa e vogliamo che la festa continui. Le condizioni climatiche sono ottime, non c'è vento ne freddo. Per gli amanti del "Tuffo a Mare" è una giornata ideale. E così, consumato il rito acquatico che renderà qualche podista più "salato" degli altri, la folla dei podisti si accalca sulla statale e inizia il "riscaldamento". Mi viene consegnato il pettorale privo di microchip e capisco che oggi si svolgerà tutto a "manovella". I giudici non mancano, anzi mi sembra che abbondino e poi c'è Michelangelo Granata, un nome e una garanzia, anche "fuori provincia".
I podisti sono impazienti e quando il "Capitano" Mobilia fischia l'adunata ci vuole pochissimo per radunare "l'esercito in pantaloncini e maglietta". Lo starter spara l'ultimo "botto" di Capodanno e si parte. I lussuosi alberghi taorminesi sono lontani e il colpo "a salve" sicuramente non sveglia nessuno, ma dopo la prima e non facile salita, siamo di fronte all'ingresso del lussuoso hotel Capo Taormina (molte stelle e molti "dobloni"); qui la rumorosa massa di podisti in movimento sicuramente coglie nel sonno qualche turista. Proseguiamo la corsa rifiatando in discesa, io sono sulla scia di Giuseppe Maio da Milazzo e seguo il suo ritmo. Il saliscendi stradale che già avevo apprezzato in altre occasioni è snervante, Giuseppe allunga in discesa e fortuna per me rallenta vistosamente in salita, si deve continuamente cambiare il ritmo. Inizia il tratto in cui ogni porta è un albergo, un B&B, o un ristorante; il "serpentone" podistico dà la sveglia a tutti indipendentemente dalle stelle dell'albergo e dai "dobloni" sborsati. Quando passiamo davanti la funivia mi sembra che non sia funzionante e capisco che non abbiamo alternative: dobbiamo affrontare l'erta che ci porterà al centro di Taormina. Veniamo superati da un ragazzo e una ragazza sopra una bicicletta in tandem che dovrebbero riprendere le varie fasi della corsa, ma noi non siamo soggetti evidentemente interessanti e il tandem passa avanti. Giuseppe continua a scappare in discesa, ma ho già capito che in salita cederà. Il magnifico panorama sull'Isola Bella scompare pian piano davanti ai nostri occhi. Siamo allo svincolo autostradale e dopo un tornante inizia la scalata al Monte Tauro. Ovviamente si rallenta e come prevedevo Giuseppe resta subito indietro. Penso forse di essere al vertice dei "giovani sessantenni", ma dopo il passaggio sotto la prima galleria mi supera di netto come un Intercity il "solito" Francesco Novello. Mi consolo pensando che oggi Francesco gareggia "Fuori Concorso". Perso per strada Giuseppe Maio, salgo con un buon passo in compagnia di un ragazzo che passerà nella mia categoria ameno fra 20 anni e un altro podista con evidente "tigna" e mi chiedo se non sia un SM60 come me. Con questo pensiero proseguo la scalata, c'è un ulteriore galleria gocciolante di umidità dove nessuno vuole anticipare la doccia ed evita di bagnarsi. Proprio mentre sono al suo interno do uno sguardo al cronometro, mi sembra di essere "in ritardo" rispetto al tempo con il quale pensavo di chiudere la gara. Decido per questo di accelerare e "scopro" di avere energie più che sufficienti per farlo, siamo in vista del "Lumbi", per un breve tratto la strada spiana, faccio anche dei sorpassi perdendo i miei "compagni di salita". La salita diviene "feroce": il viale San Pancrazio è un "muro" degno delle classiche del ciclismo del Nord Europa. Poco più di 100 metri da fare in "prima". Io riesco a mettere la "seconda", faccio ancora qualche sorpasso, poi prima di Porta Messina mi supera il "ragazzo" che mi ha fatto compagnia in salita, mentre del podista con "tigna", fortunatamente nessuna traccia. L'ingresso da Porta Messina segna la fine delle "sofferenze masochistiche" di questa fantastica e al contempo micidiale gara. Il corso Umberto I ci accoglie in lievissima salita che superata la Piazza Vittorio Emanuele II diventa lieve discesa. Sono in un gruppo concentrato in un breve spazio, zigzaghiamo fra i turisti a passeggio. C'è un susseguirsi di sorpassi. In vista del gonfiabile c'è ancora chi ha la forza, la volontà o la necessità di sprintare. Siamo in piazza IX Aprile, è finita.
L'impeccabile organizzazione di "Mastro" Mobilia prevede ristoro vero per i podisti con panettone, pandoro, crostata e tè caldo che consumo in pantaloncini e maglietta offerta anche quest'ultima dall'organizzazione. Il bus ha già recapitato zaini, borsoni e quant'altro sul luogo dell'arrivo, trasportando ritengo anche familiari al seguito, pigri di passaggio e pure qualche giudice appiedato.
Mentre consumo la gradevole colazione, apprendo che Massimo Lisitano della Podistica Messina ha tagliato da vincitore il traguardo 8 minuti prima di me, mentre tra chi rappresenta "l'altra metà del cielo", ha nettamente trionfato Patrizia Strazzeri dell'Atletica Fortitudo Catania.
Sul podio "rovesciato" di questa impegnativa gara, salgono Raimondo Lizzio, Nicolò Cucchiara e Biagio Di Mauro, complimenti anche a loro.
La premiazione è per i più bravi, ma la soddisfazione d'avere compiuto "l'impresa" scalando il Monte Tauro, senza chiodi, corde e rampini, ma con semplici scarpette da corsa, è per tutti. Durante la premiazione, momenti di allegria si alternano a momenti di commozione. Podisti e turisti miscelati nella piazza IX Aprile nella cornice della "Perla dello Jonio", sono l'immagine conclusiva di una splendida giornata per la quale non possiamo che ringraziare il Marathon Club Taormina di "Mastro" Mobilia e tutti coloro che hanno contribuito all'ottima riuscita della manifestazione.
Buon Anno a tutti, ci vediamo l'anno prossimo.

Fonte: Remigio Di Benedetto