La 3^ Corri Adrano a Rosaria Puglisi e Luca Stagno

puglisiSi rinnova l'appuntamento con la "Corri Adrano", è così che "all'ombra" del castello Normanno ci ritroviamo in canotta e pantaloncini, uomini e donne, grandi e piccini, tutti con la stessa volontà di divertirci correndo.
È una domenica perfetta per cimentarsi in una corsa podistica: temperatura ideale e assenza di vento. Siamo accolti nel corso Vittorio Emanuele del centro etneo, dai "soliti anziani" che fanno salotto di fronte alle "società" e ci osservano con perplessità, specie per chi vedono tra di noi essere loro coetaneo. Non siamo per nulla intimoriti e "sgambettiamo" per riscaldarci, facciamo stretching, qualche allungo e sempre sotto l'occhio attenti dei "locali" ci portiamo tutti sotto il gonfiabile.
La batteria è "unica", o meglio, la partenza è unica, cioè dai più giovani fino a Giuseppe Pantò (SM75), il più anziano in gara, scatteremo al via contemporaneamente, ma per le donne e per gli over 60 ci sarà lo sconto, due giri anziché tre, 5 chilometri invece di 7,5.
Siamo quasi in perfetto orario, Si parte! Il larghissimo corso Vittorio Emanuele è ideale per quasi 150 concorrenti che si lanciano con tutte le loro forze sul percorso. Come sempre nei primi 50 metri sembra la partenza di una gara di velocità, poi mano a mano ognuno cerca il proprio ritmo, si affianca a qualche avversario per seguirne la scia e tenerlo sotto controllo. Anch'io adocchio un podista, è Bruno Ferraro, compagno di categoria, come punto di riferimento; sulla sua scia percorro tutta la rettilinea via Garibaldi. Stiamo viaggiando ad una buona andatura per le nostre capacità, forse di poco superiore ai 4 minuti a chilometro, poco avanti a me vedo anche Mika dagli "occhi a mandorla", mi sembra in gran forma, un 'illusione" poterla raggiungere. A un tratto mi vedo superare da Francesco Novello (M60), altro ritmo, proibitivo per le mie possibilità Al Belvedere c'è la boa, si torna indietro senza soffermarci neppure un istante ad ammirare il magnifico panorama della valle del fiume Simeto, un vero peccato, ma... abbiamo altri impegni. Superata la boa, sono a ridosso di Bruno, lo affianco e dopo qualche metro lo supero. Il "Novello" di poco fa non è lontano e penso di seguirne la scia; siamo nuovamente di fronte alla villa comunale, giriamo a destra e la costeggiamo, c'è un poco di discesa. Quando la strada svolta a sinistra vedo però che si sale, con lo sguardo riesco ancora a seguire Francesco. Si gira a sinistra e dopo poche decine di metri si entra nella bella villa comunale, ricca di molte specie di piante ornamentali, ma la mia attenzione è rivolta ad altro. L'andatura di "Novello" mi sta "ubriacando", per me è proibitiva e lentamente lo vedo distanziarsi. C'è un lungo zigzagare all'interno della villa, poi si esce e siamo nuovamente sul largo corso Vittorio Emanuele a poco più di cento metri dal traguardo. Passo sotto il gonfiabile, non sento il fiato sul collo di Bruno Ferraro e cerco di mantenere sempre unStagno buon ritmo per evitare sorprese. La via Garibaldi, con la fatica nelle gambe del primo giro, mi sembra decisamente più lunga rispetto al primo passaggio, ma la boa è sempre lì al Belvedere insieme al panorama. Mentre risalgo verso il centro, vedo Bruno ben distanziato, ma la prudenza non è mai troppa e cerco ancora di mantenere la velocità costante come nella prima tornata, non è per nulla facile. Francesco è scomparso all'orizzonte, e io sono rimasto senza riferimenti, mi "aggancio" casualmente a qualche "giovane" che ha ancora un giro da percorrere. Il tratto finale dentro la villa è ricco di svolte, si sale si scende, poi finalmente vedo l'uscita e sento lo speaker che annuncia il mio arrivo alle spalle di Francesco Novello, ultimi 150 metri ed è finita. Prima di me hanno già tagliato il traguardo tra le donne, Rosaria Puglisi, incontrastata vincitrice e Mika Iwaguchi (impossibile "agguantarla" per tutta la gara). Dietro di me Tatiana Motta completa il podio in "rosa".
Mentre le femminucce e noi "anziani" siamo già in relax, è ancora in pieno svolgimento la gara dei migliori. Passa qualche istante e Luca Stagno "sbuca" fuori dal cancello della villa; taglia il traguardo bissando il successo di 7 gironi fa a Gravina di Catania, precedendo di un "pugno" di secondi Giovanni Cavallo e Vito Massimo Catania che completano il podio dei maschietti.
La domenica podistica Adranita, non termina qui. Una simpaticissima "non competitiva" molto affollata costituisce il gran finale della Corri Adrano.
Ultimo particolare, "pacco gara dei Master": elegante e preziosa busta di carta, peccato che contenga soprattutto pubblicità, 25 grammi di panino, H2O e un pasta di mandorla, a dire il vero ottima. Grazie comunque a tutta l'organizzazione per una gara che ci è sembrata perfetta.
Ci vediamo alla prossima gara, Provinciale o Regionale che sia, sempre per divertirci.

Fonte: Remigio Di Benedetto - Foto: fidalcatania.it