Paterno’, Trofeo Santa Barbara sotto la pioggia

Santa Barbara2013Grande clima di festa al Trofeo Santa Barbara di Paternò. Adulti e piccini, nonostante le prospettive meteorologiche negative, hanno in piena allegria riempito e colorito la Piazza Indipendenza del centro etneo fin dalle prime ore del mattino.
È con gran piacere e sorpresa che appena giunti nella zona di arrivo ascolto la voce di Maria Cristina Petralia, la "fatina" dell'atletica catanese, che dopo i tanti speaker maschietti delle ultime gare, allieta la giornata podistica con la sua bravura e la sua sensibilità.
Mentre Cristina presenta la manifestazione, le prime gocce di pioggia iniziano a cadere bagnando gli atleti durante il riscaldamento pre-gara. Noi podisti siamo pronti ad affrontare i nostri avversari, le salite, le discese, la pioggia, ma obiettivamente preferiremmo una gara "all'asciutto". I minuti scorrono, il cielo a tratti si apre e si chiude, piove e spiove di continuo. Arriva finalmente la "chiamata" per gli atleti, indistintamente uomini e donne. Siamo tutti sulla linea di partenza o per lo meno quelli che hanno spazio in prima fila, gli altri tutti dietro. Ed ecco che con una precisione al millesimo di secondo, al pronti via la pioggia rinforza. Forse il colpo di pistola, seguito alle parole di Michelangelo Granata, fa da catalizzatore per le nuvole cariche d'acqua e inizia a diluviare.
È solo il primo giro, ma il percorso, già viscido per le piogge della notte, si carica di acqua, si formano delle simpatiche pozzanghere dove gli atleti sprofondano allegramente creando bellissime fontane. Nella via Vittorio Emanuele la pavimentazione è costituita da pietra lavica opportunamente lavorata ed è facilmente percorribile, ma il dedalo di viuzze che si affrontano per tornare in Piazza Indipendenza ha delle basole "splendidamente lisce" e scivolarvi sopra non è impossibile. Qualche atleta più coraggioso e abile si lancia senza paura, ma qualcuno più timoroso è molto prudente e rallenta nei punti critici. Siamo al secondo giro, la pioggia non accenna a diminuire, siamo praticamente già sotto la doccia che avremmo potuto fare comodamente a fine gara. La mia canotta pesa 93gr, ma inzuppata al massimo, peserà almeno un chilogrammo, le scarpe producono un simpatico "rumore acquatico", una sorta di "cik ciak" ritmato che fa coro con le scarpe di tutti gli altri atleti e ci fa compagnia lungo il percorso.
Ognuno affronta l'evento atmosferico come meglio crede: chi appunto lo ritiene una docciaScalisi 2013 anticipata senza shampoo ne bagnoschiuma e si rammarica per avere lasciato l'accappatoio a casa, chi pensa che le pinne l'avrebbero agevolato e chi approfitta per rinfrescarsi le idee.
Io però le idee le ho ben chiare, sono sulla scia dei miei "compagni di categoria" over 55 e non voglio mollare la "presa". In testa, Salvatore Pappalardo, pompiere di professione, si rammarica di non avere preso in caserma il mezzo anfibio, ma è sicuramente sotto la protezione proprio di Santa Barbara, protettrice dei Vigili del Fuoco. Luciano Costarella che lo tallona, non ritiene di avere bisogno di alcun vigile, non ci sono incendi da spegnere, e poi anche quando... con tutta questa acqua... C'è a seguire l'amico Francesco Militi, ma è davvero poco a suo agio su questo tracciato umido e scivoloso. Francesco è molto prudente e in breve lo lascio alle mie spalle. Siamo nella fase finale e Luciano trova il momento giusto, tra una pozzanghera e l'altra, per mollare il Vigile Pappalardo ed esibirsi in uno dei suoi ormai famosi e fenomenali allunghi.
Siamo così all'arrivo, almeno noi della batteria over 55 + donne che usufruiamo dello sconto sui giri del percorso e ci fermiamo al sesto, per gli altri la doccia continua... cioè... la gara.
Con altri quattro giri sotto la doccia si conclude l'intera gara. L'esperienza di Alfio Scalisi ha la meglio sulla gioventù di Santo Giannitto a 12" e Simone Canino più staccato a 42".
La gara è terminata, la pioggia pure, ci sentiamo più lavati che stanchi. Ovviamente il cambio d'abito è d'obbligo e soprattutto immediato, dopodichè siamo nuovamente in piazza per consultare le graduatorie e assistere alla premiazione.
Scopriamo però che la stampa delle classifiche è in ritardo, sono in corso riscontri tra atleti, giudici e la squadra TDS. Nella confusione del nubifragio, molti atleti hanno stretto troppo nella svolta che dava accesso alla piazza Indipendenza, non passando correttamente sopra il "tappetino" che consente al sistema dei microchip di registrare il passaggio dell'atleta. Vengono così emesse in successione alcune graduatorie non corrette che qualcuno forse vorrebbe portarsi a casa per ricordo, perché vi si trova meglio piazzato, ma alla fine la correttezza dei podisti, l'attenzione dei giudici e la bravura dei TDS Boys, consente, dopo l'emissione di qualche graduatoria parzialmente errata, di stilare la giusta classifica.
È ancora la dolce voce di Maria Cristina Petralia che ci ha accompagnato lungo il percorso, a scandire la premiazione di tutti gli atleti delle categorie amatoriali. Cristina segue attentamente anche le gare delle categorie giovanili fortunatamente esenti da piogge.
È proprio con l'animosità e l'impeto dei giovani impegnati nelle varie batterie, si conclude la magnifica giornata di sport, per la quale dobbiamo ringraziare L'A.S.D. Atletica Sant'Anastasia, la FIDAL, il comune di Paterno' ed in particolare Alessandro Cavallaro.
Per chi ne ha piacere, prossimo appuntamento alla Maratonina di Catania il 15 Dicembre.

Fonte: Remigio Di Benedetto - Foto: Riccardo Chioccoloni