Alle Gymnasiadi di Brasilia bronzo Giuseppe Leonardi e quinto Filippo Randazzo

LeonardiGiuseppe Leonardi ha conquistato una magnifica medaglia di bronzo nei 400 metri a Brasilia (Brasile) nella XV edizione delle Gymnasiadi estive, la rassegna sportiva multidisciplinare, organizzata dall'ISF (International School Sport Federation), per studenti fra i 14 e i 17 anni, che ha preso il via nel 1974 a Wiesbaden, in Germania. L'altro catanese Filippo Randazzo ha ottenuto un piazzamento più che onorevole, quinto nel lungo.

Giuseppe Leonardi (Cus Catania) è stato maiuscolo nei «400 m rasos», 47"93 venerdì 29 settembre nella seconda semifinale, a ridosso del turco Altintas Batuhan (47"90) e 47"46 sabato 30 in finale. L'oro è stato vinto da Wei-Hsu Wang (Cina Taipei) in 46"98 e l'argento dal già citato Batuhan (47"11), quinto ai Mondiali in Ucraina. Il crono di Leonardi è il quarto di sempre in Italia nella categoria Allievi, dopo Marco Lorenzi, 47"05 e 47"29 nel 2010, Donato Sabia, 47"36 nel 1980. La migliore prestazione siciliana Allievi apparteneva a Claudio Licciardello che la stabilì con 47"81 in batteria al Festival Olimpico della Gioventù Europea di Parigi il 29 luglio 2003, bronzo due giorni dopo in finale (47"87). Leonardi, allievo pure lui di Filippo Di Mulo, come Licciardello, dal personale di 48"10 allo Stadio Olimpiyskiy di Donetsk, sesto in semifinale, si è migliorato così, nel volgere di due giorni, di 0"24 centesimi e pensate che ha corso il suo primo giro di pista appena il 28 aprile 2012, 51"46 il tempo e in questa stagione era partito da 48"50 il 26 aprile. A dare piena conferma a quello che aveva scritto Raul Leoni a conclusione della rassegna iridata di Donetsk: «Per il bravo Giuseppe Leonardi l'asticella sale sempre più in alto. Non è escluso che ci siano ancora dei margini per l'atleta prima della fine della stagione». Questo il giudizio pacato dello stesso atleta: «Allenamenti sopra allenamenti, sudore, sconfitte e vittorie, dopo le cadute bisogna sapersi rialzare e non smettere mai di credere in quello che si sta facendo. La vittoria non sta solo nel risultato, ma anche nel sentire il tuo allenatore, la tua famiglia, i tuoi amici felici che esultano per te. Ringrazio tutti quelli che mi hanno sostenuto, fino a poco tempo fa era impensabile per me un mondiale. Qui in Brasile è l'1,10, ancora non so nemmeno io quello che è successo oggi, la notte come sempre fa pensare...dovrei andare a letto, ma non mi viene sonno...».

Filippo Randazzo (Pro Sport '85 Valguarnera), catanese di San Cono, è stato quinto nella finale diretta del «Salto em Distância» ovvero il lungo. Il sanconese è stato preceduto dai due russi Anatoly Ryapolov (7,61) e Maksim Iuniakin (7,39), il cinese Chunsheng Huang (7,27) e quarto il brasiliano Aparecido Kelves (7,15). Randazzo ha raggiunto la stessa misura del quarto e, come dice il suo allenatore Carmelo Giarrizzo, la medaglia non era un miraggio per l'atleta, i salti di Iuniakin e Huang erano alla portata del campione italiano Allievi. Una pedana troppo reattiva però non ha consentito a Filippo di esprimersi al meglio, dopo un nullo, un balzo di 7,15 e poi altri quattro salti lunghi ma non validi. Randazzo dal decimo posto in Ucraina con 7,29 ha fatto un grosso passo in avanti con questo piazzamento alla rassegna mondiale giovanile brasiliana.
Ricordiamo che l'atleta, nato a Caltagirone, ai tricolori di Jesolo ha sfiorato il record nel lungo, atterrando a 7,56, secondo allievo di tutti i tempi, a cinque cm dall'annoso primato italiano di Andrew Howe, bronzo mondiale Allievi a Debrecen 2001.

Fonte: Michelangelo Granata