La scomparsa di Alfio Vittorio Pistritto

Fidal Catania LUTTOUna notizia improvvisa scuote tutta l'atletica leggera catanese e siciliana. Alfio Vittorio Pistritto ci ha lasciati venerdì pomeriggio, aveva compiuto da poco 78 anni. Con il prof. Pistritto scompare uno dei padri fondatori e una pietra miliare dell'atletica leggera catanese.

Nato a Catania il 30 marzo 1935, era una figura limpida di uomo semplice, buono, colto, nobile e non solo di animo. Eclettico, la scuola era

il suo primo pensiero, insegnante, vice preside alla media Giovanni XXIII, dirigente di società, decano dei tecnici, giudice di gara dal 1960. Molto religioso, cantava in chiesa ed era diacono. Starter nazionale, indimenticabile la sua vociona nel dare gli ordini. Giudice di Gara Benemerito e Quercia al merito per la sua lunga ed eccezionale operosità - durata più di un cinquantennio - a favore dell'atletica leggera italiana. Ha dato tutta la sua vita ai giovani, li toglieva dalla strada al quartiere S. Cristofaro e li portava, con la macchina stipata all'inverosimile, al Campo Scuola di via Grasso Finocchiaro a Catania. Lì era un'icona, un punto di riferimento, si sedeva sulla scaletta dei cronometristi, attorniato come una chioccia da un nugolo di ragazzini, per tutti aveva una parola e una battuta scherzosa. Era felice il prof. con tanta gioventù.

Creò l'U.S. Mongibello, senza mezzi e generoso, scovando dalla scuola dei talenti immensi come Elio Sicari e Giuseppe Ardizzone. Il primo (classe 1942), rivelatosi ai Campionati studenteschi il 24 maggio 1961 a Catania nei 1000 metri, sei maglie azzurre negli anni 1961-66, campione italiano juniores negli 800 m a Bologna 1961. Ardizzone (1947), uno dei più grandi talenti che la Sicilia abbia mai avuto, 22 presenze in nazionale nell'arco 1967-73, entrato nella "Hall of Fame" dei migliori atleti italiani di tutti i tempi. Non è una leggenda, Pistritto raccolse i soldi per mandare il suo pupillo a Milano il 6 giugno 1965, invitato al Trofeo Chiabotti, ma la gara dei 3000 venne annullata per la pioggia. Convocato a Schio sei giorni dopo, Ardizzone stabilì il primato italiano juniores sui 3000 in 8'23"2 e lo abbasserà a 8'14"4 il 19 giugno 1966 a Sindelfingen.

Da citare tanti altri suoi atleti come l'ostacolista Riccardo Di Gregorio, i velocisti Aldo Anastasi, Paolo Bonanno, Salvo Fleres, il mezzofondista Antonio Condorelli, il lunghista Giuseppe Rapisarda, le ultime perle Davide Ciccia e Andrea Spezzi. Altre leggende, il 19 aprile 1970 Angelo Vecchio (1948) della Mongibello a Catania fissò il nuovo primato siciliano dell'alto a 1,91, uno spettatore in tribuna spense la radiolina per la gioia e Pistritto si commosse sino alle lacrime.

La Fidal di Catania, l'intero Gruppo Giudici di Gara di Catania, sono vicini al dolore della vedova Giovanna Archontidoy, del fratello Salvatore e del nipote Giovanni per il grave lutto che li ha colpiti.

I funerali del prof. Alfio Vittorio Pistritto avranno luogo lunedì 29 alle ore 15,30 nella Chiesa Santa Maria dell'Aiuto, nella piazzetta omonima presso via Garibaldi.

La foto ci riporta al luglio del 1965, stadio Cibali, un'immagine storica che rappresenta l'atletica catanese nel suo massimo splendore.
In piedi (da sin.): Marco Mannisi (39 anni), Alfio Vittorio Pistritto (30), Lauro Bononcini (55), Mario Di Gregorio (43), Mario Desiderio (20), Raffaele Drei (50), Tino Maglia (17), Alfio Cazzetta (25), Giacinto Bitetti (16), Francesco Sabatino (16). Seduti e accosciati (da sin.): Francesco Amante (19 anni), Salvatore Lisi (16), Vincenzo Guglielmino (18), Vito Riolo (17), Antonio Condorelli (16).


Pistritto

Articolo e foto a cura di MICHELANGELO GRANATA.